Indice
Cosa è il digiuno?
Digiunare significa astenersi completamente dall’assunzione di cibo. Generalmente i digiuni vengono classificati in base alla loro durata come:
- Digiuni brevi
- Digiuni lunghi
I digiuni brevi hanno una durata inferiore a tre giorni e non necessitano di una supervisione, salvo per chi soffre di determinate patologie come ad esempio pressione bassa, problemi ai reni o nei casi in cui il medico dovesse sconsigliarne la pratica.
I digiuni lunghi hanno una durata superiore ai tre giorni e possono durare anche settimane. In questo caso è consigliato consultare un medico prima di fare un digiuno di questo tipo o meglio ancora di affidarsi ai centri specializzati che si occupano di queste pratiche.
Generalmente i digiuni brevi sono di tipo preventivo ossia prevengono che il corpo possa generare malattie o problemi dovuti all’accumulo di tossine, in quanto il digiuno ha lo scopo di mettere l’organismo in condizione di espellere le tossine in eccesso.
I digiuni lunghi potrebbero essere di tipo sia preventivo che terapeutico ossia potrebbero sia prevenire che curare alcune malattie causate da un’eccessiva intossicazione dell’organismo dovuta all’accumulo di tossine.
Personalmente ritengo che, salvo in casi particolari, se svolgessimo una regolare attività fisica, ci nutrissimo di cibi naturali e limitassimo il più possibile le fonti di stress, potremmo anche non dover avere la necessità di fare digiuni lunghi.
Digiuno Intermittente
Esistono tanti altri tipi di digiuno, spesso praticati per perdere peso come ad esempio il digiuno intermittente che è una forma di digiuno che prevede l’astensione dal cibo per solo alcune ore o che prevede l’assunzione limitata di calorie in alcuni giorni della settimana. Tra i digiuni intermittenti abbiamo il digiuno 16/8, la warrior diet, la dieta dei due giorni, il digiuno a giorni alterni e la eat stop eat o digiuno di 24 ore.
Una delle forme più praticate di digiuno intermittente è il 16/8 che prevede l’assunzione di cibo nell’arco di 8 ore con l’astensione di cibo per le restanti 16 ore.
Dopo questa breve panoramica generale, vediamo nel dettaglio il digiuno yogico chiamato Upavasa.
Digiuno Yogico – Upavasa
Gli yogi e le yogini ossia i praticanti yoga, oltre a seguire i principi etici dello yoga, a praticare regolarmente gli asana (posizioni yoga), la meditazione, i pranayama ed altre tecniche atte al proprio benessere ed alla propria evoluzione spirituale, seguono anche delle pratiche di purificazione tra cui il digiuno yogico chiamato Upavasa.
Mentre i digiuni descritti nel capitolo precedente, spesso consigliati da medici o esperti come ad esempio gli igienisti, hanno lo scopo di migliorare la salute fisica, il digiuno yogico ha l’obiettivo di agire nel profondo migliorando la forza di volontà e la propria pratica spirituale.
Generalmente il digiuno potrebbe essere svolto in qualsiasi periodo dell’anno mentre, il digiuno yogico segue delle regole ben precise e si basa sul calendario lunare.
Ancora oggi, gli agricoltori sanno benissimo quali siano gli influssi e gli effetti della luna sui raccolti. Inoltre è risaputo e facilmente constatabile l’effetto della luna sulle maree. Allo stesso modo, gli yogi, secoli fa avevano osservato che i cicli lunari hanno degli effetti anche sulle persone. Questo non dovrebbe stupirci in quanto siamo composti da circa il 60% di acqua.
Pertanto, gli yogi hanno stabilito dei giorni precisi per fare il digiuno in base al calendario lunare.
Upavasa, tradotto dal sanscrito significa stare vicini al Supremo. Questo fa subito intendere che lo scopo di tale digiuno sia spirituale.
Quali sono gli effetti del digiuno yogico?
Praticare Upavasa in giorni specifici chiamati Ekadashi, ci da la possibilità di purificarci sia fisicamente che mentalmente. Ad ogni modo, questo sistema dovrebbe essere seguito da chi ha fatto dello yoga il suo stile di vita praticando regolarmente gli asana ossia le posizioni yoga, la meditazione, i pranayama, nutrendosi di cibi naturali e seguendo tutto ciò che la tradizione yogica suggerisce come pratica personale.
Grazie al digiuno mandiamo letteralmente in ferie gli intestini, il fegato, lo stomaco e tutti gli organi preposti all’assimilazione e la trasformazione del cibo. Grazie a questo riposo forzato finalmente l’organismo avrà modo di spazzare via le tossine e ripulire il tratto gastrointestinale.
Digiuno durante le fasi lunari – Ekadashi
Il digiuno yogico, come già anticipato, viene praticato in giorni precisi stabiliti in base al calendario lunare. Ekadashi dal sansrito significa undici. Sommando undici giorni al giorno di luna piena ed a quello di luna nuova otterremo i giorni di Ekadashi che sono i due giorni preposti al digiuno. Per essere più precisi, calcolare i giorni di Ekadashi è un pochino più complesso ma, questa vale come regola generale. Nei paragrafi successivi otterrai maggiori informazioni in merito a questo aspetto e ci sarà anche una sorpresa per te.
Come si pratica il diugiuno yogico?
Inizialmente, non avendo esperienza con i digiuni, ci potrebbero essere degli effetti indesiderati dovuti al fatto che le tossine che stiamo espellendo entrano nel circolo ematico. Le prime volte potremmo anche sentire una sensazione di fame costante. Pian piano che si pratica Upavasa, l’esperienza diverrà sempre più semplice da controllare e durante i digiuni potresti sentirti energico e molto più lucido mentalmente.
Ti consiglio di iniziare questa pratica in modo graduale, limitando così i sintomi dovuti all’espulsione delle tossine. Pertanto, consiglio di seguire le indicazioni riportate di seguito:
- Le prime volte potresti cominciare ingerendo frutta nel momento in cui dovessi percepire i morsi della fame.
- Quando riuscirai a controllare meglio i morsi della fame, potresti bere dei centrifugati di frutta o verdura senza aggiungere agli stessi spezie, sale, zuccheri e quant’altro.
- Fatta esperienza della pratica e quando gli effetti indesiderati scompariranno o saranno gestibili, il primo obiettivo da raggiungere è quello di astenersi completamente dal cibo.
- Una volta che sarai in grado di gestire l’astensione dal cibo, potrai praticare Upavasa in modo completo ossia non assumendo cibo e acqua per tutta la durata del digiuno.
Quindi la pratica completa prevede l’astensione da qualsiasi alimento liquido e solido per tutta la durata di Upavasa. Questo tipo di digiuno viene chiamato anche digiuno secco.
Quanto dura il digiuno yogico?
Il digiuno yogico prevede l’astensione totale di alimenti e acqua per circa 36 ore.
Esso consta di tre fasi ossia:
- Inizia la sera prima del digiuno, dopo cena.
- Si protrae per l’intero giorno di Ekadashi previsto nel calendario del digiuno yogico.
- Verrà interrotto con la colazione della mattina del giorno successivo a quello del digiuno.
Usando lo schema appena descritto facciamo un esempio. Se Ekadashi fosse il 5 gennaio dovresti cominciare il digiuno dopo cena del 4 gennaio e terminare il digiuno a colazione del giorno 6 gennaio.
Controindicazioni di Upavasa
Il digiuno secco, ossia quello con l’astensione anche dell’assunzione di acqua, non dovrebbe essere praticato da chi soffre di pressione bassa, problemi cardiaci, calcoli renali ed alla cistifellea, problemi alle vie urinarie ed in eventuali altri casi in cui il medico dovesse sconsigliarne la pratica.
Mai praticare il digiuno con astensione di liquidi oltre Ekadashi per evitare ripercussioni sullo stato di salute generale.
Il digiuno non dovrà essere praticato dalle donne incinta, dalle donne che stanno allattando il neonato e dai bambini.
Per quanto il digiuno yogico, sia una pratica ben tollerata da tutte le persone in salute, in linea generale, sarebbe opportuno sempre consultare il medico prima di intraprendere qualsiasi tipo di digiuno.
Come interrompere il digiuno
L’interruzione del digiuno è una fase tanto importante quanto il digiuno stesso.
Come già anticipato il digiuno verrà interrotto con la colazione del giorno successivo. Ad ogni modo, sarebbe opportuno seguire alcuni accorgimenti prima di riprendere l’assunzione di cibo per evitare che le tossine ancora in circolo possano essere riassorbite.
Ti consiglio di seguire i seguenti passaggi per interrompere il digiuno yogico:
- Appena sveglio provvedi alla normale igiene orale assicurandoti di igienizzare per bene i denti, la lingua e la gola.
- Bevi una bevanda composta da un litro di acqua tiepida, uno o due cucchiaini di sale e succo di limone.
- Fai passare da 30 minuti ad 1 ora dall’assunzione della bevanda descritta al punto 2 ed a questo punto potrai mangiare una banana matura.
- Una volta che sei andato in bagno liberando la vescica e l’intestino potrai mangiare idealmente cose leggere come frutta, latte idealmente naturale e vegetale senza zuccheri aggiunti, yogurt vegetale idealmente fatto in casa.
- Anche il pranzo dovrebbe essere leggero evitando l’assunzione di carne, derivati animali ed alcolici. Potresti preparare un pranzo a base di cereali e verdure bollite o meglio ancora se cotte al vapore.
Quali sono i giorni del digiuno yogico?
Il digiuno yogico, come già detto, va praticato circa undici giorni dopo la luna piena e undici giorni dopo la luna nuova.
Esiste una variante riguardo quanto appena esposto. Gli yogi e le yogini più avanzati ,oltre al digiuno in Ekadashi, potrebbero scegliere anche di praticare il digiuno yogico nei giorni di luna piena o Purnima e di luna nuova o Amavasya. Nel calendario pertanto oltre ai giorni di Ekadashi aggiungeremo anche quelli di Purnima ed Amavasya.
Ad ogni modo, consigliamo, per chi cominciasse da zero con queste pratiche, di iniziare il digiuno nei giorni di Ekadashi, seguendo i nostri consigli forniti nei paragrafi precedenti in modo da abituare l’organismo a questa nuova esperienza.
Scarica il calendario Ekadashi in pdf gratis
Se ti stessi chiedendo come fare a calcolare i giorni precisi, temendo di poter commettere qualche piccolo errore, non ti preoccupare, ci siamo passati tutti.
Abbiamo creato un calendario completo dei digiuni yogici dell’anno corrente. Inoltre, abbiamo pensato di farti un regalo! Potrai scaricare gratuitamente il pdf con il calendario dei digiuni yoga tramite il pulsante di download sotto riportato.
Se non potessi scaricare il file in pdf, potresti sempre accedere a questa pagina consultando il calendario all’occorrenza. Pertanto, riporto di seguito il calendario dell’anno corrente in modo tale che possa essere sempre a tua disposizione.
Calendario del digiuno yoga 2024 – Upavasa
GIORNO | EVENTO |
---|---|
7 gennaio 2024 | Ekadashi |
11 gennaio 2024 | Amavasya |
21 gennaio 2024 | Ekadashi |
25 gennaio 2024 | Purnima |
6 febbraio 2024 | Ekadashi |
9 febbraio 2024 | Amavasya |
19 febbraio 2024 | Ekadashi |
24 febbraio 2024 | Purnima |
6 marzo 2024 | Ekadashi |
10 marzo 2024 | Amavasya |
20 marzo 2024 | Ekadashi |
25 marzo 2024 | Purnima |
5 aprile 2024 | Ekadashi |
8 aprile 2024 | Amavasya |
19 aprile 2024 | Ekadashi |
24 aprile 2024 | Purnima |
4 maggio 2024 | Ekadashi |
8 maggio 2024 | Amavasya |
19 maggio 2024 | Ekadashi |
23 maggio 2024 | Purnima |
2 giugno 2024 | Ekadashi |
6 giugno 2024 | Amavasya |
17 giugno 2024 | Ekadashi |
22 giugno 2024 | Purnima |
1 luglio 2024 | Ekadashi |
6 luglio 2024 | Amavasya |
17 luglio 2024 | Ekadashi |
21 luglio 2024 | Purnima |
31 luglio 2024 | Ekadashi |
4 agosto 2024 | Amavasya |
15 agosto 2024 | Ekadashi |
19 agosto 2024 | Purnima |
29 agosto 2024 | Ekadashi |
3 settembre 2024 | Amavasya |
14 settembre 2024 | Ekadashi |
18 settembre 2024 | Purnima |
28 settembre 2024 | Ekadashi |
2 ottobre 2024 | Amavasya |
13 ottobre 2024 | Ekadashi |
17 ottobre 2024 | Purnima |
27 ottobre 2024 | Ekadashi |
1 novembre 2024 | Amavasya |
12 novembre 2024 | Ekadashi |
15 novembre 2024 | Purnima |
26 novembre 2024 | Ekadashi |
1 dicembre 2024 | Amavasya |
11 dicembre 2024 | Ekadashi |
15 dicembre 2024 | Purnima |
26 dicembre 2024 | Ekadashi |
30 dicembre 2024 | Amavasya |
Conclusioni
Lo yoga è un mondo complesso atto a semplificarti la vita. Sembra un paradosso ma non lo è. Il digiuno è una pratica molto semplice e naturale da approcciare ma per abitudine tendiamo a mangiare in qualsiasi momento della giornata. Se osservassimo gli animali e considerassimo che l’uomo per millenni abbia vissuto allo stato naturale, ci renderemmo subito conto che digiunare sia una condizione naturale ed una costante nella vita dell’uomo.
L’uomo doveva procacciarsi il cibo in quanto non lo aveva sempre a sua disposizione. Pertanto il nostro organismo è strutturato in modo tale da poter resistere a condizioni che oggigiorno definiremmo estreme ma che fanno parte della natura dell’uomo.
Il corpo durante il digiuno si rinnova ed il sistema immunitario si potenzia, la mente è più lucida ed il corpo più reattivo. Quindi, oltre ad avere dei benefici dal punto di vista spirituale, praticando il digiuno in giorni specifici quali Ekadashi ed eventualmente per i più esperti, anche in Purnima ed Amavasya, il digiuno, se controllato è un toccasana per il tuo benessere generale.
Teniamoci in Contatto
Se abitassi nei pressi di Andria, saremmo felici se volessi partecipare ai nostri corsi presso la nostra sede di Andria in via Stazio, 125A.
Accedi alla nostra pagina dedicata per conoscere i corsi tenuti nella nostra scuola.
Altrimenti, potresti seguirci su Facebook ed Instagram per tenerti aggiornato sulle nostre novità ed interagire direttamente con noi.
Condividi il benessere
Abbiamo dedicato molte ore per creare questo articolo per te. Ti saremmo grati se in cambio volessi condividerlo sui tuoi social in modo tale da dare la possibilità ai tuoi amici di beneficiare delle informazioni in esso contenute diffondendo il benessere!
Buona pratica!
Mi occupo di ayurveda da 20 anni e conoscendo la pratica del digiuno yogico vi faccio i complimenti per l’articolo di facile comprensione ( anche per i non addetti ai lavori) completo.. sintetico ed esaustivo
Grazie Sergio per le tue gentili parole. È un incoraggiamento enorme sentire apprezzamenti da una figura esperta in ayurveda come te. Se passassi da queste parti saremmo davvero felici di incontrarti nel nostro centro. Grazie ancora. 🙏
Grazie di vero cuore non ho mai provato a fare il digiuno ora ci provo
Grazie a te Rosy. Se ti va, facci sapere come è andata la tua esperienza. 🙏